giovedì 31 gennaio 2008

Il Fair Play è gia fuori moda?

Il Terzo tempo nelle partite di calcio, cioè l’esperimento del saluto conclusivo tra i giocatori avversari, varato con tutti i crismi e i cerimoniali dell’ufficialità, sta incontrando qualche difficoltà ad essere recepito. C’è chi gironzola per il centrocampo senza meta raggirando il protocollo e c’è chi, dopo una gara ricca di polemiche, più che salutare, sbraita contro l’arbitro.
Allora io mi chiedo: ma il fair Play, invece di essere una prassi, non dovrebbe rimanere un gesto spontaneo da parte dei giocatori che realmente nel post-partita sentono di scambiarsi un gesto di lealtà, come potrebbe essere la stretta di mano con l’arbitro o lo scambio di maglia con l’avversario, per stemperare l’agonismo dei 90 minuti come è successo in Inter-Fiorentina quando ancora il terzo non era diventato obbligatorio?

domenica 27 gennaio 2008

Tragedia Tor di Quinto


Giovanna Reggiani è stata aggredita appena uscita dalla stazione ferroviaria di Tor di Quinto mentre stava tonando a casa dopo un pomeriggio passato al centro di Roma.Il suo corpo è stato trovato nel fossato accanto a via di Camposampiero non distante dall’accampamento rom dove viveva l’uomo arestato.A dare l’allarme della brutale aggressione, che il sindaco di Roma ha definito come «un vero e autentico orrore», è stata una donna rom, un' anziana romena diventata un testimone importante per la ricostruzione della vicenda.La sua tragedia ha convinto il governo ad accelerare la legge sulle espulsioni.

sabato 26 gennaio 2008

Serie A: I protagonisti del girone d'andata.

Si è chiuso il girone d'andata della Serie A con l'Inter, ancora una volta, regina incontrastata del massimo campionato italiano. Se i nerazzurri non sono una sorpresa, le prime 19 giornate del nostro campionato hanno comunque messo in mostra altre stelle che si sono distinte a suon di gol o giocate straordinarie. Fra i protagonisti sicuramente è opportuno indicare: (e non sapete quanto mi dispiace farlo visto la mi fede juventina) Zlatan Ibrahimovic che rappresenta al meglio la corazzata nerazzurra. I gol e le magie dello svedese hanno permesso alla squadra di Mancini di assicurarsi il titolo di Campioni d'Inverno con due turni d'anticipo, alla vigilia di Natale proprio nel derby vinto in rimonta col Milan. Ibracadabra, come lo chiamano i tifosi interisti, ha chiuso il girone d'andata col bottino di 13 reti, raggiungendo Trezeguet in vetta alla classifica dei bomber del nostro campionato.
Già, Re David. Trezeguet, dopo l'anno di purgatorio in B con la Juventus, si è confermato la solita infallibile macchina da gol che ha, a volte, coperto i limiti di una Vecchia Signora non ancora pronta per competere per lo scudetto ma che comunque occupa in maniera più che meritata la terza piazza della classifica. Sarà la Roma di Totti, dunque, a contendere lo scudetto ai nerazzurri. Il capitano giallorosso è stato costretto, causa infortuni, ad assistere a molte partite dei propri compagni dalla tribuna ma quando Spalletti lo ha schierato Totti ha risposto presente a suon di gol e magie: sono ben 10 infatti le reti messe a segno dal "Pupone" in questo primo giro di boa.E il Milan campione d'Europa e del mondo? La squadra rossonera, come la passata stagione, ha mostrato di essere una squadra attrezzata soprattutto per le competizioni di breve durata, confermando tutti i propri limiti con le "piccole" del nostro campionato. Se la squadra di Ancelotti è riuscita comunque a rimanere aggrappata al treno per un posto per la prossima Champions League lo deve al suo uomo simbolo: quel Kakà Pallone d'Oro e Fifa World Player 2007. Sono 8 le reti del brasiliano, 4 su rigore, in queste prime 19 uscite. Quarto posto che fa gola alle vere due sorprese di questo girone d'andata: Fiorentina e Udinese. La squadra di Prandelli, che aspetta ancora l'esplosione di Pazzini e punta sull'esperienza e voglia di riscatto di Vieri, si è aggrappata ad Adrian Mutu, freddo e spietato killer della squadra viola. Dodici le perle del rumeno, che si piazza dietro alla coppia Ibra-Trezeguet. L'Udinese di Marino, invece, ha espresso a tratti il gioco più divertente del nostro campionato grazie alle magie di Totò di Natale ma soprattutto del neo arrivato Fabio Quagliarella: per l'ex doriano, infatti, sono ben 7 le reti in questo campionato.Completano la lista dei migliori Amauri del Palermo (8 reti), il nuovo idolo di Napoli, Lavezzi (fermo a 3 segnature ma elemento fondamentale per la squadra di Reja), la sorpresa Borriello bomber spietato del Genoa capace di timbrare il "cartellino" per ben 11 volte e Cassano. Il Pibe di Bari vecchia, infatti, ha siglato 3 gol per ora ma senza giocare tutte le partite: dove è sceso in campo, però, sono stati guai per gli avversari.

Emergenza MONNEZZA in Campania


I cumuli restano, le discariche non si aprono, mentre continuano i piagnistei sulla scarsa solidarietà delle altre regioni. Tornato dalle meritate vacanze natalizie, Prodi si era dato 48 ore. Oggi ci accorgiamo che si era dimenticato di dire in quanti anni. Così, i napoletani affogano nell’immondizia, pagando le colpe dei loro amministratori e della propria ostinazione nell’eleggere degli incapaci, mentre gli altri sono cattivi, egoisti. Cattivi i sardi, cattivi quelli di Imola, cattivi gli umbri, che hanno detto a Romano: ti vogliamo bene, ma arrangiati. Risultato: la gente sfoga la sua rabbia rovesciando i cassonetti, gli enti locali di ogni angolo del paese saranno riconvocati a Palazzo Chigi per aprire i cuori e i termovalorizzatori alle pene della Campania.

sabato 19 gennaio 2008

Quanto durerà la Cina "fabbrica e motore del mondo"?

Nel XXI secolo stiamo assistendo ad un’ondata di grande vitalità economica proveniente dall’ Oriente. Infatti la Cina, dove i tassi di sviluppo sono assolutamente superiori a quelli del mondo occidentale, sta imponendo un deciso cambiamento negli equilibri economici mondiali ed è ormai dotata di tutti i numeri per trattare alla pari con i colossi americano ed europeo. Tutto ciò di si specchia nell’incremento del Pil, pari circa al 9% che fa della Cina una dei giganti dell’economia mondiale, dietro Usa e Giappone e ,come prevede la Banca Mondiale, intorno al 2010 il prodotto interno lordo, nell’ipotesi che non vi sia rallentamento della crescita, supererà quello americano portando il paese al primo posto nel mondo. I motivi della crescita di questa “fabbrica e motore del mondo”, così definita da molti economisti, vanno cercati nei suoi giacimenti di carbone, che costituisce la sua principale risorsa energetica, ma anche nel nucleare, nel basso costo della manodopera, nel suo volume d’esportazioni, nei suoi bassi dazi. Tutto ciò fa della Cina una grande importatrice di capitali dal resto del mondo in quanto paese in cui gli investimenti esteri trovano ottime condizioni per valorizzarsi; allo stesso tempo è una grande acquirente di prodotti stranieri, circa il 30 %, e oltre ad essere prima come esportatrice di high tech, è seconda produttrice di automobili e camion. Ma non è oro tutto ciò che luccica. L’altro lato della medaglia infatti, l’inserisce al primo posto per produzione di CO2. Addirittura su 1/3 del territorio cinese cadono piogge acide e 750.000 persone muoiono ogni anno per lo smog e 10 delle sue città sono tra le 20 più inquinate del mondo. Dati ufficiali indicano che oltre 320 milioni di contadini non hanno accesso a fonti d’acqua potabile e che circa 190 milioni devono acqua inquinata. Anche per irrigare i campi spesso è usata l’acqua dei fiumi inquinati, specie quando la siccità fa mancare altre fonti idriche. Questi prodotti alimentari finiscono poi sulle tavole dell’intera Nazione. Una forte contraddizione riguarda anche i redditi delle zone rurali, nettamente inferiori a quelli delle città costiere investite dallo sviluppo economico. Questo causa ogni anno il riversamento di milioni di contadini poveri nelle metropoli alla ricerca di un lavoro andando ad aggravare il problema della disoccupazione. Se non bastasse, per loro non vi è traccia di assistenza medica e sanitaria, in quanto è a pagamento, infatti lo Stato non prevede per loro né pensioni né assegni. E’ evidente come la Cina non sia caratterizzata da un’economia di alti consumi capace di alzare il livello di vita del proletariato cinese allo standard degli Usa o dell’Europa. Si basa sull’esportazione e la sua capacità di competere sui mercati internazionali è dovuta al basso costo della sua forza lavoro che non permette un’ innalzamento dei tetti salariali. Risultano intense quindi le contraddizioni interne, soprattutto quella di una potente e ricca borghesia contrapposta ad un proletariato ridotto ad una condizione di semi schiavitù che vive con 2$ al giorno. Se il governo non adotterà una politica interna capace di tutelare sia l’ambiente sia i cittadini sarà inevitabile un arrestamento della sua crescita economica.

La globalizzazione:croce e delizia dell'economia Mondiale

La globalizzazione, cioè il processo di integrazione economica della maggior parte dei paesi del mondo che si è sviluppato soprattutto a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, è spesso oggetto di critiche in quanto non sempre produce risultati positivi sperati. Alcuni effetti come l’incremento del reddito, la mobilità dei capitali e i numerosi investimenti dovuti alla possibilità di accesso ad un numero superiore di strumenti finanziari, è generato dalla maggior produttività dei paesi poveri che si specializzano nella produzione di beni ad alta intensità lavorativa, mentre i paesi più ricchi in produzioni tecnologicamente più avanzate.Ciò però, produce negativamente una concorrenza di tipo distruttivo che conduce alla deindustrializzazione delle economie più ricche e leviga la coesione sociale a causa di una distribuzione non equa dei guadagni. Infatti la crescente produzione di manufatti da parte dei paesi a basso costo della manodopera, causa la perdita di posti di lavoro all’interno delle economie dei paesi più avanzati. Questi reagiscono riducendo i costi di produzione con delle contromisure, provocando “un ribasso” nella fornitura di servizi da parte della pubblica amministrazione, delle norme di sicurezza sul posto di lavoro, nella definizione degli standard ambientali,etc.. Analogamente, nelle economie più povere, si incentiva lo sfruttamento del lavoro minorile e la crescente mobilità dei capitali provoca sempre più spesso crisi finanziarie dovute all’interdipendenza commerciale e finanziaria. L’enorme disponibilità di liquidità, molto superiore rispetto al valore delle riserve ufficiali delle Banche Centrali, provoca degli attacchi contro valute di economie “sane” riuscendo talvolta a scaturire dei veri e propri crolli nelle quotazioni del tasso di cambio comportando un impoverimento reale del paese che subisce tale attacco. Inoltre, l’impossibilità di mantenere contemporaneamente una politica monetaria indipendente in presenza di cambi fissi e perfetta mobilità dei capitali, comporta delle implicazioni notevoli anche per quanto riguarda la scelta del regime di cambio. Nonostante ciò, in termini generali, si può affermare che la globalizzazione attraverso una crescente integrazione economica ha consentito alle economie più povere di accrescere il loro peso relativo all’interno dell’ Economia Monetaria Internazionale. Tali economie, che sino ad alcuni anni fa erano tipicamente vincolate alle sole produzioni agricole, partecipano ora con un ruolo crescente alla produzione di manufatti grazie anche al trasferimento di tecnologie operato per lo più dalle multinazionali. Infine non va dimenticato che le crisi finanziarie che si sono manifestate nel corso dell’attuale fase di processo globale, sono state affrontate utilizzando meccanismi di sostegno da parte di imprese che organizzano “operazioni di salvataggio” introdotte dalla globalizzazione, inesistenti fino a qualche decennio fa.